lunedì 11 dicembre 2017

AA: Le metafore sul satellite artificiale

Jovanotti:

Sentire il corpo, ascoltarlo, muoversi, sentirne i lamenti e scoprirne i punti forti, sentirsi con il corpo dentro il paesaggio e confondere la fatica della pedalata con la fatica della terra che gira su se stessa e poi intorno al sole fino a girare come se fosse un anello della concatenazione dei satelliti e delle stelle degli elettroni e dei nuclei e scoprire nel movimento rotondo la chiave del movimento in avanti.

Eddie Vedder (cantautore statunitense):

Lascia che mi occupi io di trovare un modo di essere
Considerami un satellite, in orbita per sempre
Conoscevo tutte le regole, ma le regole non mi conoscevano 
Garantito.

Nek:


Anche se fossimo nati 
su altri pianeti 
io da te ci arriverei 
costruirei dei nuovi satelliti 
per comunicare tra noi 
sai tu mi hai lasciato il segno 
perché sei come sei 
per questo non mi fermo 
nemmeno un secondo

Riassunto del satellite artificiale

Grazie al corso di "Storia delle cose. Anatomia e antropologia degli oggetti" del Politecnico di Torino, ho avuto la possibilità d...